"Apriti sesamo" - Dal giudizio stereotipico alla comprensione della persona nella sua globalità

 

Cicli di incontri seminariali e di sensibilizzazione

"Apriti sesamo"

Ciclo di seminari per riflettere sui processi di formulazione dei giudizi nella società moderna nei confronti delle persone svantaggiate
Dal giudizio stereotipico alla comprensione della persona nella sua globalità

Obiettivi
- Proporre una riflessione sui processi sottesi alla nostra formulazione di giudizi, con particolare riferimento ai giudizi formulati in ambito sociale e nello specifico su soggetti svantaggiati
- Aumentare la consapevolezza dei presenti rispetto al fatto che in virtù di questo può succedere che alcune nostri giudizi degenerino in stereotipi "negativi" sulle persone (l'immigrato, la prostituta ecc) o stereotipi "positivi". In entrambi i casi, se pur con livelli diversi di complessità, si ha una effettiva impossibilità di potere attivare processi volti a garantire il diritto di cittadinanza civile o il diritto di tutti di accesso alle risorse e opportunità della comunità e di protagonismo attivo all'interno della stessa.
- Favorire un confronto fra i diversi punti di vista ed un processo di riposizionamento dei singoli a partire dal confronto
- Favorire una riflessione sulla cultura/e e il peso che gioca all'interno dei processi di istruzione/formazione/azione, anche in rapporto del concetto di cittadinanza
Periodo di svolgimento
Aprile -Settembre 2002
Descrizione
Il percorso ha utilizzato il racconto biografico come strumento per tracciare, ripercorrere storie di vita gravate dal giudizio stereotipico: il barbone, il matto, la prostituta, l'immigrato, l'impiegato pubblico, l'adolescente, la casalinga e il detenuto.
Il coro costituito dai partecipanti, ha sollecitato dubbi, domande, curiosità.
Il "cittadino", ha animato la conversazione impersonando lo stereotipo.
In questo modo si sono favoriti il confronto e la discussione e si sono esplorati i diversi punti di vista al fine di ricomporli attraverso le differenze e distanze che esistono fra le idee che ci precostituiamo sulla "categoria" e le singolo biografie.
Negli ultimi due incontri il puzzle è stato ricomposto anche da un punto di vista teorico: si è infatti affrontato da un lato il tema dell'autobiografia nell'educazione permanente degli adulti come strumento volto a mettere in luce gli elementi complessivi che riguardano ed influiscono sulla storia dei singoli nonché come strumento utile per riflettere con una certa "distanza" esplorativa e conoscitiva sugli eventi sottesi ad una biografia; dall'altro si sono ripercorse le varie teorie messe a punto dalla psicologia sociale per spiegare sia i processi cognitivi sottesi alla costruzione dei giudizi e delle informazioni sia i possibili "cortocircuiti" di processo che fan sì che gli stessi diventino stereotipi e pregiudizi.