Mostra interattiva per le scuola "Bulli e bulle. Nè vittime nè prepotenti"

 

La Provincia di Bologna e le Associazioni intercomunali "Terre di Pianura" e "Reno-Galliera" promuovono la mostra interattiva

Mostra "Bulli e bulle. Nè vittime nè prepotenti"

Mostra interattiva contro il bullismo nelle scuole
Realizzata dall'Istituzione Gian Franco Minguzzi
in collaborazione con la Cooperativa Sociale ABCittà di Milano e con il contributo della Regione Emilia-Romagna


San Giorgio di Piano - Piazza Indipendenza 3 marzo/ 6 aprile 2003


"Bulli e Bulle", che si struttura in un percorso educativo guidato da animatori preparati, è un'opportunità di prevenzione rispetto ad atteggiamenti di bullismo e prevaricazione, fenomeno che sempre più si sta diffondendo anche nel nostro territorio, in centri sia piccoli sia grandi, che trova spesso nelle scuole l'ambito di espressione.

La mostra rivolta alle classi III, IV e V elementari e I e II medie, sarà allestita dal 3 marzo 2003 al 6 aprile 2003, a San Giorgio di Piano in Piazza Indipendenza.
La visita ha la durata di un'ora e trenta minuti e può essere fruita dalle scuole su prenotazione al mattino o al pomeriggio dal lunedì al venerdì e il sabato mattino. Il sabato pomeriggio (14-18) e tutta la domenica (10-13 e 14-18) l'ingresso è libero al pubblico.

La visita sarà effettuata a piccoli gruppi e facilitata da una guida per i ragazzi di autovalutazione, che potrà costituire materiale per sviluppare ulteriormente il tema in classe qualora l'insegnante lo ritenga utile.


Per gli insegnanti è previsto un momento formativo propedeutico ed indispensabile di tre ore e, dopo la visita, un secondo incontro di tre ore per chi desidera proseguire il lavoro nelle classi. L'intera offerta è gratuita.


L'attività di segreteria (prenotazione, calendarizzazione delle visite, comunicazione con le istituzioni scolastiche) sarà svolta dall'Istituzione "Gian Franco Minguzzi" della Provincia di Bologna, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30

- Parliamo di bullismo 

Potremmo definire semplicemente il bullismo come l'insieme degli atti di prevaricazione esercitati, nella maggioranza dei casi nelle scuole, da bambini su altri bambini.

Le ricerche sul bullismo hanno rilevato anche in Italia il progressivo incremento del fenomeno sia a livello di frequenza sia a livello di gravità delle forme assunte e la trasversalità rispetto a diverse realtà socio-culturali.
Gli episodi, spesso inutilmente esasperati presso l'opinione pubblica dagli organi di stampa, non solo vanno studiati, controllati e governati, ma devono essere prevenuti in un'ottica di promozione del benessere e della qualità della vita delle nuove generazioni.
Le forme di bullismo sono le manifestazioni di un problema che può essere affrontato e risolto insegnando a bambini e ragazzi le abilità necessarie per riconoscere, accettare e comunicare le proprie e altrui emozioni. L'acquisizione di competenze sociali e di strumenti di comunicazione adeguati, sia verbali sia non verbali, può ridurre l'aggressività e la passività, comportamenti presenti nel fenomeno in modo complementare e intrecciato.
Bibliografia sul bullismo
- Obiettivi e strategie
La mostra è un insieme di moduli dove bambini e ragazzi, di età compresa tra 9 e 13 anni, autonomamente e a piccoli gruppi, possono "imparare facendo", cimentandosi in giochi di ruolo, problem-solving, autovalutazioni, attività di cooperazione e di simulazione di situazioni possibili relative alle interazioni tra persone.
La mostra si prefigge il raggiungimento di diversi obiettivi educativi e psico-pedagogici:
- conoscitivi (esistono varie abilità socio-affettive; la prepotenza è un comportamento inaccettabile; alle prevaricazioni si può reagire correttamente);
- percettivi e di esperienza (diversi atteggiamenti e diverse abilità sono alla base di differenti comportamenti sociali; si può scegliere tra diverse abilità comunicative e si possono migliorare le proprie abilità);
- comportamentali (i comportamenti sociali possono essere esplorati, nominati, ammirati o criticati; è possibile assumere adeguati comportamenti quando si è vittima di prepotenza o si assiste ad atti di prepotenza).
Ogni visitatore potrà seguire il percorso e annotare i propri comportamenti su una guida di autovalutazione, strumento valido da cui partire per sviluppare, in classe o in altri contesti, percorsi mirati a livello individuale o di gruppo.

Sarà a disposizione di insegnanti ed educatori materiale specifico e documentazione scientifica per facilitarli nella successiva rielaborazione dei temi della mostra sulla base delle indicazioni emerse durante la visita.

- La visita alla mostra

La mostra si sviluppa attraverso due itinerari distinti, in un percorso articolato in 20 moduli tra loro autonomi: dieci hanno come protagonisti figure di animali, gli altri riproducono ambienti di vita dei bambini e dei ragazzi. Ad ogni animale corrisponde una specifica abilità socio-affettiva, che il visitatore potrà sperimentare, esplorare e capire, svolgendo vari giochi e attività.
Nelle restanti tappe i ragazzi sono invitati a misurarsi con situazioni quotidiane e/o con argomenti che riguardano i loro interessi, a leggere alcune abilità e a riflettere sul proprio comportamento in situazioni analoghe.
La mostra complessivamente occupa uno spazio espositivo di circa 600 mq. L'esposizione nel suo insieme può accogliere 80 visitatori per volta (4 classi) ogni ora e mezza (durata dell'intero percorso) e ogni modulo può ospitare due gruppi di tre o quattro visitatori.
La fruizione della mostra prevede attività da realizzarsi in autonomia e libertà, alla presenza di quattro guide museali, qualificate e preparate.
Età dei visitatori: 9-13 anni in grado di leggere e di scrivere in autonomia.
Per i bambini portatori di un handicap fisico si segnala che la mostra richiede attività corporee e che sarà necessario un sopralluogo da parte dell'insegnante di sostegno per programmare un percorso mirato.